Il calamaro

Il calamaro è certamente buono.
Il clima freddo agevola piatti più sfiziosi ed elaborati e questo mollusco è effettivamente il re del trasformismo in cucina, versatile come è per ogni preparazione. E fa anche bene: contiene proteine di alto valore biologico, è ricco di sali minerali.

Il fosforo, poi, lo rende perfetto per rinforzare ossa e denti ed è utile per la memoria e per alleviare lo stress.

Lo iodio contenuto, inoltre, fa bene alla tiroide. Infine, lo scarso apporto calorico lo rende perfetto anche per chi segua un regime alimentare controllato.

1.

Come scongelare i calmari surgelati

Sciacqua con abbondante acqua e mettili in un colapasta. Lasciali quindi per 1 ora a perdere l’acqua in eccesso.

2.

Come pulire il calamaro

Sciacqua con abbondante acqua e mettili in un colapasta. Lasciali quindi per 1 ora a perdere l’acqua in eccesso.

3.

Come cucinarli

Taglia a listarelle il calamaro per realizzare un fritto. Mantienilo invece intero per riempirlo con un condimento come pangrattato, aromi e pomodoro. Oppure, se preferisci cuocerlo in padella, incidi il calamaro: questo taglio permetterà al calamaro di arricciarsi e di assorbire tutti i profumi/aromi per dare un sapore ricco e deciso al pesce.

La #chiccadachef sul calamaro
Asciuga gli anelli di calamaro con carta da cucina: eviterai fastidiosi schizzi una volta che i calamari entreranno in contatto con l’olio caldo in frittura.

Cosa non fare

Cuocere per troppo tempo il calamaro: diventa gommoso!