Controllati, fidati, surgelati

Qual è il metodo migliore per avere sempre ottimi alimenti? Ricorrere alla surgelazione. Un processo che, se scrupolosamente eseguito, permette di ottenere prodotti facilmente reperibili oltre i limiti stagionali.

 

Questo perché le basse temperature (al di sotto dei -18°C), raggiunte in tempi brevissimi, determinano la formazione di microcristalli che non apportano nessuna lesione alla struttura cellulare dell’alimento. I valori nutrizionali e l’aspetto organolettico rimangono inalterati. Inoltre, la conservazione sotto i -18°C arresta lo sviluppo di microrganismi, mantenendo il prodotto sicuro per lunghi periodi di tempo.

 

“Il processo di trasformazione degli alimenti, in questo caso la surgelazione, è solo uno dei passaggi nel lungo iter della catena del freddo” – dice il dott. Massimo Parisi, tecnologo alimentare – “nel caso degli alimenti surgelati, per catena del freddo si intende il mantenimento delle idonee temperature di conservazione, sotto i -18°C, che un alimento surgelato deve seguire prima di arrivare sulla tavola del consumatore: quindi rispetto della catena del freddo nella produzione, nella conservazione nelle celle, nel trasporto e nei banchi di vendita. Lungo questo cammino, tali prodotti devono seguire gli standard dettati dalla legge per la sicurezza degli alimenti e sono soggetti a continui controlli, al fine di garantire sicurezza e qualità.”

 

Le disposizioni normative in materia sono abbastanza rigide e disciplinano i diversi aspetti della surgelazione. Tra questi l’approvvigionamento delle materie prime, le temperature di conservazione nello stoccaggio, le operazioni di lavorazione dei prodotti, il confezionamento e l’etichettatura.

 

“Le aziende produttrici devono attenersi strettamente alla normativa comunitaria, recepita nel nostro Paese, e il Tecnologo Alimentare – conoscendo i processi produttivi e la legislazione – si pone a garanzia sia del produttore, educando e preparando le aziende alla cultura del “far bene”, sia del consumatore, assicurando il corretto iter della catena del freddo”, conclude il dott. Parisi.

 

Al fine di assicurare prodotti sicuri e di qualità e garantire il corretto stato di conservazione degli alimenti surgelati, Fidagel nel suo stabilimento svolge con regolarità i controlli interni, oltre ad essere soggetta ai controlli esterni ufficiali esercitati della Autorità Sanitaria locale che vigilano sul mercato.