Congelato o surgelato? Fidagel

Nonostante l’utilizzo del “freddo” quale metodo di conservazione sia largamente diffuso per molti generi alimentari (dai dolciumi alla carne, dal pesce alle verdure, ecc.) e apprezzato da esperti e consumatori, resta ancora poco chiaro il procedimento che ne determina il successo.

 

Si fa infatti confusione tra congelazione e surgelazione, al punto che spesso questi distinti processi vengono intesi, dai più, come sinonimi.

 

La congelazione è un sistema di conservazione domestico ed anche industriale, che prevede il raggiungimento di temperature tra i -7°C e i -12°C (per il pesce -18°C) in tempi lunghi. Questo comporta la trasformazione dell’acqua, interna agli alimenti, in cristalli di ghiaccio, più o meno grossi, che ne possono ledere la struttura biologica causando una conseguente perdita delle proprietà nutritive.

 

Resta comunque un validissimo metodo per conservare i cibi.

 

La surgelazione, di contro, è un sistema di tipo industriale: in tempi brevissimi si raggiungono temperature che vanno da i -18°C a i -80°C. Ciò fa sì che i cristalli di ghiaccio formatisi siano talmente piccoli da non ledere in alcun modo la struttura molecolare (a differenza di quanto invece accade nella congelazione), conservando le qualità organolettiche e nutrizionali proprie degli alimenti.

 

Nel suo stabilimento, Fidagel utilizza le ultime tecnologie in campo di surgelazione industriale. Inoltre l’accurata scelta delle materie prime, direttamente pescate in mari incontaminati e immediatamente abbattute e conservate rispettando la “catena del freddo” permettono a Fidagel di offrire prodotti paragonabili in gusto a quelli appena pescati.